In qualità di Sindaco di Apricena, esprimo con forza e assoluta fermezza la mia più totale condanna verso quanto riportato da alcuni organi di stampa e rilanciato sui social network: un coro offensivo e intollerabile che, durante una manifestazione pubblica, avrebbe auspicato la morte di cittadini della vicina San Severo.
Qualora questa vergognosa espressione fosse confermata, ci troveremmo di fronte a un fatto di una gravità assoluta, che offende non solo la dignità di una comunità sorella, ma anche i valori di civiltà e rispetto che da sempre caratterizzano Apricena.
La nostra città è legata a San Severo da vincoli storici, familiari, culturali e professionali. Non c’è spazio, né mai ci sarà, per chi prova a dividere ciò che la storia ha unito. Apricena non è, non è mai stata, e non sarà mai una città di odio o ostilità.
Prendiamo con decisione le distanze da chiunque, anche isolatamente, pensi di poter rappresentare la nostra comunità con frasi che incitano alla violenza e all’odio. Simili comportamenti non hanno nulla a che fare con lo spirito della nostra festa, né con l’identità del nostro popolo.
Mi auguro che chi ha pronunciato quelle parole rifletta profondamente sulla gravità del proprio gesto e chieda pubblicamente scusa. Apricena e San Severo meritano rispetto, collaborazione e unità, non insulti gratuiti e inqualificabili.
Siamo e saremo sempre per la cultura dell’amicizia, del dialogo e della fratellanza.
Antonio Potenza
Sindaco di Apricena