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La d’Antuono si difende: “orgogliosa della scelta fatta”. Ma emergono altre ombre.

La consigliera Ilaria D’Antuono ieri è intervenuta sulla pagina del nostro blog per difendere la scelta di aver fatto nominare assessore il padre. L’interessata alle critiche  ha replicato piccata:” Fiera di questa scelta, fatta dal movimento politico. Chi scrive non conosce la storia politica di mio padre, anni trascorsi al servizio della città e del suo miglioramento. ”Insomma la d’Antuono sostiene che la scelta del padre come assessore e’ stata fatta da un movimento politico e determinata non dal rapporto di parentela, ma per i suoi meriti amministrativi. Siccome abbiamo il brutto vizio di documentarci abbiamo cercato di farlo anche questa volta. Innanzitutto il fantomatico “movimento politico” che avrebbe indicato il padre come assessore risulta costituito solo da lei e dal consigliere Ciro Matarante. Quindi non avere il coraggio di assumenrsi la “paternita’ ” della scelta rasenta il ridicolo. Poi studiando un po’ di storia politica locale (come ci ha suggerito di fare  la consigliera) abbiamo appreso  che quando D’antuono  padre entrò nel 1994 per la prima volta in giunta non era stato eletto lui consigliere, ma bensi’ il fratello, che poi lo indico’ come assessore. Insomma un vizio di famiglia! Si badi in quel momento il solito fortunato era alla sua prima esperienza amministrativa e non poteva certo vantare meriti politici che ne giustificassero la sua nomina ad assessore. Prevalse anche allora solo una logica parentale.

Ma sig.ra d’Antuono ci consenta adesso una domanda: secondo lei quindi sarebbe accettabile se tutti facessero come voi? La Caposiena allora doveva indicare il padre come assessore? La Colangelo il marito come vicesindaco? La Giuliani il fratello? Ma se queste erano le intenzioni perche’ non le avete anticipate in campagna elettorale ai cittadini. Semmai dicendogli chiaramente  :”noi siamo noi e voi non siete un c****!”

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